Fisiokinesiterapia significa terapia che si basa sul movimento corporeo per prevenire e curare patologie osteoarticolari. I movimenti fatti con il paziente non sono fini a se stessi ma ad un corretto utilizzo dell’articolazione con una sinergia dei muscoli coinvolti. Sono movimenti passivi, attivi, assistiti, coordinati tra loro, sia di rinforzo che di allungamento muscolare per permettere un corretto e totale recupero della funzionalità motoria del paziente.
Il fisioterapista è abilitato a svolgere autonomamente i propri interventi di prevenzione, cura e riabilitazione motoria, neurologica o respiratoria per alleviare e risanare traumi conseguenti ad eventi patologici di varia natura, può operare in collaborazione con altre figure specializzate all’interno di centri di riabilitazione.
Le prime tecniche riabilitative di tipo fisioterapico nascono alla fine del 1800 in seguito ai progressi compiuti dalla neurologia, ma è solo con il secondo dopoguerra che si registra l’esplosione delle più diverse tecniche riabilitative, ciascuna portatrice di un suo specifico e delimitato sapere.
Alla figura del fisioterapista ci si rivolge solitamente in seguito ad un trauma che altera le capacità funzionaliin conseguenza del quale si ha necessità di qualcuno che guidi nel recupero. A volte non c’è una causa manifesta di trauma, ma il paziente riferisce comunque un problema, sia esso dolore o difficoltà motoria, in conseguenza di posture e movimenti scorretti.
Vi sono altri campi in cui il fisioterapista può dare il suo contributo, ad esempio problemi respiratori, cardiologici, sfinterici (ad es. incontinenza), neurologici (ictus,paralisi…) a qualsiasi età e fin dai primi giorni di vita.